L’amore di Dio è condizionato?

[7 Novembre]
Meditazione di John Piper

Avvicinatevi a Dio, ed egli si avvicinerà a voi. (Giacomo 4:8)


Questo versetto ci vuole dire che esiste una preziosa esperienza di pace, di rassicurazione, armonia e intimità che non è incondizionata. Essa dipende dal non rattristare lo Spirito Santo.

Dipende dal lasciare le nostre cattive abitudini. Dipende dal dimenticare le incoerenze delle nostre vite cristiane. Dipende dal camminare fianco a fianco con Dio e al puntare al livello più alto possibile di santità.

Se questo è vero, temo che le spontanee rassicurazioni di oggi sul fatto che l’amore di Dio sia incondizionato potrebbero bloccare le persone nel fare proprio quelle cose di cui hanno bisogno, secondo la Bibbia, per avere quella pace che desiderano così disperatamente. Cercando di dare pace attraverso l’“incondizionalità” potremmo tagliare fuori le persone proprio da quel rimedio che la Bibbia stessa prescrive.

Dichiariamo instancabilmente la buona notizia che la nostra giustificazione è basata sul valore dell’obbedienza e del sacrificio di Cristo, e non su di noi (Romani 5:19 “Infatti, come per la disubbidienza di un solo uomo i molti sono stati resi peccatori, così anche per l’ubbidienza di uno solo i molti saranno costituiti giusti”).

Ma dichiariamo anche la verità biblica che godere di quella giustificazione nel suo effetto sulla nostra gioia, fiducia e potere di crescere somigliando sempre più a Gesù è condizionata sia sulla nostra rinuncia attiva al peccato, alle cattive abitudini e ai desideri umilianti, e sia sulla ricerca di un’intimità con Cristo, non rattristando lo Spirito Santo che è in noi.